Ecco che nasce l’idea di aggiungere alla maiolica materiali come murrine in vetro, sabbia e composti di cera e bitume. Il realismo viene sostituito da una stilizzazione delle figure in chiave simbolica o semplicemente decorativa, con l’intenzione, oggi come allora, di creare oggetti unici e preziosi, come reazione alla sola imitazione degli stili storici. La mia ispirazione  trova come modello principale le opere di Gustav Klimt, in cui l’ornamento non è più marginale rispetto al soggetto, bensì enfatizzato e centrale. I volti si incastonano in un intrico di materie preziose e rilucenti, in un gioco di forme e armonie perfette per le maioliche.